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Avevo incontrato Dassault Systmes anni fa al CES, entrando in contatto per la prima volta con il concetto di Virtual Twin. In quel caso, il gemello digitale era strettamente legato alla progettazione e allo sviluppo di sistemi avionici, vista l’origine dell’azienda, nata dal Gruppo Dassault nel 1981 per lo sviluppo di software di progettazione assistita da computer (CAD).
Dal gemello digitale al gemello virtuale
Al MWC 2023 sono tornato a vedere gli sviluppi di questi anni, trovando il nuovo concetto di gemello virtualeche nasce da quella del gemello digitale, ma la estende creando una vita parallela grazie a dati in tempo reale forniti da una rete di sensori IoT. In pratica il gemello digitale viene creato in fase di progettazione e replica un prodotto reale sotto forma di bit, il gemello virtuale ne segue l’evoluzione con il confronto continuo con i dati che arrivano dal mondo reale.
Se in un primo momento il gemello digitale è nato per simulare prodotti fisici, allo stand Dassault Systmes ho visto diverse applicazioni molto più complesse. Simulazioni di reti 5G private all’interno di uno smart manufacturingsviluppo di dispositivi connessi e innovazioni nel campo dei semiconduttori sono tutti ambiti in cui oggi il gemello virtuale può giocare un ruolo importante.
In molti casi può trasformarsi in a macchina del tempo utile anche per affrontare situazioni critiche. Andando avanti e indietro sulla linea del tempo, è possibile individuare, ad esempio, l’origine di un problema (per intervenire subito alla radice e non dover ricostruire in campo i vari processi a cascata), ma anche capire in anticipo come potrebbe evolversi nel tempo e adottare le necessarie precauzioni o contromisure.
Non solo presso lo stand Dassault Systmes nel padiglione 5 della fiera di Barcellona, è stato anche possibile vivere un’esperienza di realtà virtuale sulla rete privata di un catena di montaggio aerospazialeal fine di simulare e studiare l’implementazione collaborativa di una nuova ed efficiente infrastruttura di rete 5G in una fabbrica, combinando così la componente umana con il gemello virtuale.
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