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Dai primi giorni di cui vi abbiamo parlato Rivianoabbiamo sempre sottolineato lo stretto rapporto con Amazzonia. Il colosso dell’e-commerce ha creduto nella startup dalla nascita, tanto da metterla sul piatto 700 milioni di dollarie soprattutto una promessa importante: comprare 100.000 furgoni elettrici che Rivian avrebbe prodotto sulla sua piattaforma, soprattutto per Amazon.
Questo poi è successo per davvero, e ce ne sono già migliaia Furgoni Rivian EDV marchiati Amazon che effettuano il servizio di consegna giornaliero. Siamo però ancora lontani dalla soglia dei 100.000, che secondo i piani originari avrebbero dovuto essere raggiunti entro il 2030, e per il 2023 Amazon ha comunicato che vuole solo 10.000 furgoni in più nella sua flottasostanzialmente la stima più bassa degli accordi.
Per Rivian questo potrebbe essere un problema, dal momento che i proventi generati dall’accordo con Amazon hanno finora rappresentato un’ancora di salvezza, date le difficoltà di produzione per gli altri suoi veicoli e le relative minusvalenze ogni trimestre fiscale. Rivian ha perso di recente anche il sostegno indiretto di Ford, che si è sbarazzata delle sue azioni.
Secondo un rapporto del giornale di Wall Street, Rivian starebbe dunque negoziando con Amazon la rottura dell’esclusiva della fornitura. Rivian continuerebbe a produrre EDV per Amazon, nel numero e nelle modalità preferite dal colosso di Jeff Bezos, ma allo stesso tempo vorrebbe essere libera di vendere il furgone anche ad altri clienti, così da mantenere buoni livelli di fatturato da la divisione veicoli commerciali.
Difficile immaginare come Amazon possa reagire a una simile richiesta. I furgoni Rivian sono decisamente riconoscibili, e sono attualmente identificati come un importante asset ecologico per Amazon, che dovrebbe rinunciare a questa forza di marketing.
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