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Microsoft ha fatto un affare con booster, attualmente la più grande piattaforma di cloud gaming indipendente con sede in Ucraina con oltre 4 milioni di utenti in tutto il mondo. La comprensione garantisce l’arrivo dei titoli Activision sulla piattaforma per i prossimi 10 anni. La nuova alleanza fa parte della lotta in corso di Microsoft per completare l’acquisizione di Activision-Blizzard.
Probabilmente pochi sapranno di Boosteroid, ma l’azienda possiede anche dei server Italia, così come in Ucraina, Romania, Slovacchia, Francia, Spagna, Regno Unito, Svezia, Serbia e Stati Uniti. È una piattaforma di cloud gaming che, come GeForce NOW, consente agli utenti di riprodurre i loro titoli preferiti praticamente su qualsiasi piattaforma senza la necessità di hardware dedicato.
“Se l’unico argomento è che Microsoft impedirà a Call of Duty di arrivare su altre piattaforme, con contratti che porteranno il gioco su molti più dispositivi e piattaforme, sarà piuttosto difficile sostenere tale argomento in tribunale. Il motivo per cui vogliamo acquisire Activision-Blizzard è integrare i nostri titoli per avere una libreria più completa, soprattutto per avere più titoli per dispositivi mobili in cui non abbiamo una forte presenza e costruire un’attività di gioco più forteBrad Smith, presidente di Microsoft, ha dichiarato al Wall Street Journal.
La proposta di Microsoft segue gli accordi presi con nintendo E NVIDIA, in uno sforzo continuo per convincere le autorità antitrust che l’eventuale acquisizione di Activision non danneggerebbe in alcun modo la concorrenza. Una preoccupazione che il principale concorrente di Microsoft, Sonytuttavia, non riesce a dissiparsi.
Anche a Sony, infatti, è stato offerto un accordo che lo farebbe garantito l’arrivo di Call of Duty su PlayStation per i prossimi 10 anni. A quanto pare, però, i giapponesi avrebbero rifiutato qualsiasi accordo e continua a sostenere che l’acquisizione da 69 miliardi di dollari sarebbe dannoso per l’industria e per i giocatori.
A sostenere la posizione di Sony c’è anche la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, che proposto a Microsoft di rinunciare ad Activision e contemporaneamente a Call of Dutyprocedendo all’acquisizione dei soli Blizzard e King.
Ancora più dura, tuttavia, è stata la Federal Trade Commission (FTC) statunitense che ha fatto causa a Microsoft per bloccare l’accordo basandosi sulle stesse preoccupazioni di Sony, ritenendo che la regina dei sistemi operativi può impedire o limitare l’accesso ai titoli su piattaforme non Microsoft.
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