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Software per punti di controllo presentata Servizi globali Infinity, una serie di servizi che mira a porre l’accento sulla prevenzione delle minacce alla sicurezza informatica delle aziende. L’annuncio è arrivato in occasione della conferenza annuale CPX 360, che quest’anno si è svolta in una serie di eventi fisici sparsi in tutta Europa: il principale è stato a Monaco di Baviera, ma anche Milano ha visto una propria conferenza a cui Edge9 ha partecipato.
Check Point Infinity Global Services: le 3 “C” della sicurezza
Nella sede milanese della conferenza con cui abbiamo parlato Davide Gubiani, Direttore Regionale Europa Meridionale in Check Point, che ci ha spiegato in modo più dettagliato qual è l’approccio dell’azienda e come si differenzia dalla concorrenza.
Nel 2019, Check Point aveva identificato 416 diverse permutazioni di possibili vettori di attacco attraverso la rete, il cloud, gli utenti e i dispositivi. All’epoca la società aveva previsto che quel numero sarebbe raddoppiato ogni tre anni. Oggi Check Point afferma che ce ne sono altri 1.000 diverse permutazionicon un incremento che è andato anche oltre il triplo previsto.
Questi numeri confermano ancora una volta che gli attacchi informatici sono in costante aumento e che è più che mai necessario adottare adeguate contromisure.
Per questo Check Point presentato Servizi globali Infinity, una soluzione di sicurezza che copre 30 diverse aree per aiutare le organizzazioni a sviluppare e migliorare la propria attività di sicurezza informatica. Check Point parla di 3 “C” di sicurezza: questo infatti deve essere comprensivo, consolidato E collaborativo, cioè “completo”, “consolidato” e “collaborativo”. “Completo” significa che deve prevenire gli attacchi con tutti i vettori e includere tutti gli ambienti e gli obiettivi; “consolidato” si riferisce al fatto che sia la gestione che le attività di sicurezza aziendale devono essere unificate; “collaborativo” perché i vari motori devono lavorare insieme per contrastare qualsiasi attacco, condividendo le informazioni in tempo reale intelligenza e consentire a terze parti di interfacciarsi con esso tramite API.
Infinity Global Services include ricerca sulle minacce, servizi MDR (rilevamento e risposta gestiti), valutazione del rischio, monitoraggio proattivo, servizi professionali e formazione. Consente di consolidare la gestione della sicurezza dei sistemi IT in un’unica soluzione e ricevere aggiornamenti in tempo reale sulle minacce.
A questi servizi si aggiunge un nuovo portale, denominato Portale dell’Infinitoche funge da dashboard unificato per l’accesso a tutti i servizi Check Point, fornendo ai responsabili IT e della sicurezza uno strumento centralizzato di facile utilizzo.
ThreatCloud AI: prevenire è meglio che curare
Un’altra novità presentata da Check Point è Intelligenza artificiale del cloud delle minacce. Non è in realtà una novità assoluta, ma un’espansione e una revisione del servizio ThreatCloud esistente. Check Point lo ha ampliato per includere ben 75 motori di riconoscimento delle minaccedi cui 40 basati sull’intelligenza artificiale (e, di questi, 17 aggiunti solo nell’ultimo anno).
Di conseguenza, Check Point afferma di essere il primo a offrire una vera prevenzione delle minacce. Negli anni, parlando con vari esperti del settore, il consenso emerso è che la prevenzione in quanto tale non basta e semplicemente non è possibile, perché i malfattori riusciranno sempre a superare le difese (in altre parole: non si tratta di “se”, ma di “quando”). È quindi corretto prevenire il più possibile, ma è anche (e forse soprattutto) importante reagire correttamente e tempestivamente quando un attacco va a buon fine. Check Point prova a ribaltare questo concetto e, in un test condotto da Miercom nel gennaio 2023, è riuscita a prevenire il 99,7% degli attacchimentre la concorrenza si è fermata ben prima (Fortinet 72,7%, Cisco 46,1%, Palo Alto Networks 38,7%).
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