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È passato meno di un anno da allora lancio ufficiale di Nothing Ear (1) è nato a Niente telefono (1) e in attesa del nuovo smartphone, di cui abbiamo già molti leak, ecco che parliamo degli Ears (2), lanciati ufficialmente oggi. In un mercato delle cuffie TWS in forte calo e stracolmi di modelli con ogni caratteristica diversa, riusciranno questi Niente a distinguersi e dire la loro?
Come caratteristiche di punta le Ears (2) vantano un nuovo codec LHDC 5.0 con Certificazione audio ad alta risoluzioneUN driver personalizzato da 11,6 mm, Doppia connessione, bluetooth 5.3, così come una reingegnerizzazione del design con i microfoni spostati per migliorare la cancellazione del rumore sia in ANC che nelle chiamate, dove permane la “tecnologia” Clear Voice. Finalmente anche l’app Nothing X si arricchisce di funzioni come un profilo EQ personalizzato adattivo e ANC.
Il prezzo di listino è di 149€, praticamente il prezzo delle precedenti Ears (1) senza sconti. La concorrenza in questa fascia di prezzo è spesso molto serrata: scopriamo se questi nuovi auricolari Nothing potranno dire la loro.
INDICE
CASE E DESIGN
La prima impressione una volta tolta dalla scatola e presa in mano la custodia è ottima, purtroppo non ho avuto modo di provare il modello precedente ma il case è rimasto pressoché lo stesso con 52g di peso e dimensioni di 55x55x22mm che lo rendono decisamente compatto e piacevole da portare anche nelle tasche dei jeans, che non sono molto capienti. Mi è piaciuto il grande pulsante di accoppiamento situato vicino al tipo-c e la plastica bianca opaca sul fondo presa direttamente dall’interno. Il colpo d’occhio della trasparenza ha sempre il suo perché, anche se la plastica con questo trattamento potrebbe facilmente essere soggetta a graffi estetici ben visibili; Quindi attenzione a dove li metti! C’è una certificazione IP55 per il case a proposito mentre per le cuffie ci fermiamo ad un IP54.
COMFORT
La custodia si apre a conchiglia sia con il meccanismo che con il magnete per mantenere la custodia chiusa in vista, colorata in argento opaco. Appena la cerniera si apre leggermente, o viceversa, appena si chiude leggermente, ha un movimento deciso che permette al coperchio di muoversi “indipendentemente”, facilitando le operazioni di chiusura e apertura. Togliere le cuffie è un gioco da ragazzi in quanto la parte dello stelo è a filo con la superficie della custodia dove, venendo a contatto con due pin magnetici, si ricaricano anche gli auricolari.
Una volta estratti e indossati gli auricolari, ci rendiamo subito conto che è cambiato ben poco, sia su sessioni brevi che lunghe o medie dove non dobbiamo quasi mai andare a regolare la cuffia all’interno del padiglione in quanto il grip è già ottimo. Anche se di software parleremo più avanti, vi anticipo già la presenza in app di un test di aderenza che vi aiuterà a scegliere la gomma migliore da abbinare al nostro Nothing Ear (2). Ne sono rimasti alcuni auricolari decisamente leggeri, considerando il peso di 4.5g per auricolare e con un design trasparente sulla parte dello stelo che attira sempre l’attenzione.
GESTI
Una cosa che è cambiata rispetto al modello precedente è il modo in cui interagiamo con le cuffie. I gesti sono stati infatti semplificati e ora interagiamo con le Orecchie (2) tramite pizzichi e pressioni prolungate sulla parte finale dello stelo segnata da una placca metallica. Rispetto a OnePlus Buds Pro 2 che abbiamo testato una settimana fa, qui le possibilità di personalizzazione sono molto complete con anche la libertà di andare a modificare il volume direttamente senza passare dallo smartphone ma, a differenza delle OnePlus, qui abbiamo solo un’area predefinita dove possiamo esercitare pressione con le dita mentre sulle Buds Pro 2 potremmo utilizzare l’intero stelo.
Nell’App Nothing X non abbiamo la possibilità di scegliere cosa fare con una singola pressione perché questa sarà sempre relegata a play/pausa mentre la doppia, tripla, lunga pressione per 3 secondi o la pressione per 2 secondi con un tap per follow sono completamente personalizzabili a proprio piacimento. Vi ricordo inoltre che tutte queste impostazioni possono essere modificate indipendentemente per gli auricolari sinistro e destro.
Sebbene non sia considerato un vero e proprio gesto, c’è anche la possibilità di interrompere automaticamente il contenuto multimediale quando andiamo a rimuovere un auricolare dal padiglione auricolare e ovviamente viceversa, oppure il gioco automatico quando andiamo a reinserirli. Per collegare le cuffie al tuo smartphone, devi solo aprire il coperchio.
SOFTWARE
A proposito di gesture, vi ho già anticipato la possibilità di utilizzare un’app, Nothing X, recentemente aggiornata per supportare queste nuove Ears (2) se non abbiamo uno smartphone Nothing. L’app è ben fatta seppur molto minimale e senza funzioni contorte. Una volta aperto ci viene chiesto di effettuare l’accoppiamento ed abbiamo in vista l’immagine delle cuffie con la percentuale della loro carica e della custodia con tre grandi pulsanti in basso per accedere ai menù di cancellazione del rumore, equalizzatore e gesture. In alto a destra è presente anche il simbolo dell’ingranaggio per entrare nelle impostazioni generiche dove possiamo attivare o disattivare funzioni come il rilevamento dell’orecchio per il play/pause automatico, l’ANC personalizzato di cui parleremo tra poco, la modalità a bassa latenza, LHDC e Dual Connessione.
CANCELLAZIONE DEL RUMORE
Le impostazioni per la cancellazione attiva del rumore sono molto semplici e sono tre: Cancellazione attiva, Off e Modalità trasparenza. Quando attiviamo l’ANC si attiva un sottomenu dove possiamo scegliere se lasciare impostare gli auricolari quale intensità di cancellazione del rumore applicare o farlo noi stessi manualmente. Se non siamo soddisfatti, possiamo anche avviare un test di cancellazione del rumore personalizzato con un’analisi del condotto uditivo e della vestibilità degli auricolari.
EQUALIZZATORE
Molto si è puntato sul nuovo equalizzatore in questi Nothing Ears (2), non tanto per i quattro preset Balanced, More Bass, More Treble e Voice ma per la possibilità di creare un profilo audio personale dopo un lungo test interattivo che adatterà l’audio in modo interattivo in base al tipo di contenuto che stiamo ascoltando. La funzionalità di personalizzazione e creazione del nostro ID audio permette di adattare l’audio partendo dalla comprensione della nostra capacità uditiva e compensa i dettagli importanti persi precedentemente permettendoci di avere un’esperienza più completa e avvolgente anche a volume audio più basso. Tra l’altro bella la possibilità di scegliere con quale intensità attuare questo cambiamento.
AGGIORNAMENTI
Certo che si, ci sono anche aggiornamenti software via OTA per questi Nothing Ears (2) e in queste due settimane di test sono già arrivati due aggiornamenti per migliorare la stabilità della connessione e l’autonomia, migliorare e affinare i vari test personalizzati e per migliorare l’EQ personalizzato. Attualmente oggi 22/03/23 siamo alla versione 1.0.1.85 ma è probabile che a seguire arriveranno altri aggiornamenti
AUTONOMIA E MICROFONI
Niente da dichiarare per queste Orecchie (2) fino a 36 ore di utilizzo utilizzando le ricariche complete fornite dalla custodia Ma per quanto riguarda l’autonomia degli auricolari, non sono mai andato oltre le 4h con ANC adattivo, LHDC, modalità di gioco disattivata e ID audio attivato. Disattivando gran parte delle funzioni e mantenendo l’Audio ID sono arrivato anche a 5h ma in entrambi i casi avrei potuto fare molto di più se non fosse che l’auricolare destro aveva circa il 15% in più di drain, limitando l’esperienza. Sono tre giorni che provo l’ultimo aggiornamento e per ora vi segnalo che il problema sembra essere scomparso con una differenza di massimo 5% tra SX e DX, ma vi aggiornerò meglio tra qualche giorno.
Per ricaricare la custodia delle Ears (2) possiamo sfruttare la ricarica rapida via cavo o la ricarica wireless a 2.5W mentre le cuffie possono offrirci fino a 8 ore di ascolto musicale in circa 10 minuti di carica. La capacità della custodia si ferma a 485mAh mentre le cuffie a 33mAh ciascuna.
MICROFONI E CHIAMATE
Ho utilizzato i Nothing Ears (2) in tantissime chiamate sia da rete a rete telefonica che da Discord o Teams e ho inviato centinaia di note vocali attraverso i sei microfoni riposizionati lungo le cuffie. L’esperienza che ho avuto è stata soddisfacente, sempre nessuno si è lamentato della qualità del mio discorso e rumori di fondo circostanti che venivano sempre efficacemente cancellati. Anche nelle giornate ventose in mare non ho avuto problemi da segnalare visto che sulla carta queste Orecchie (2) dovrebbero garantire la cancellazione del rumore del vento fino a 40 km/h, insomma questa tecnologia di “Clear Voice Technology” non è solo marketing anzi, funziona!
QUALITÀ D’ASCOLTO
Non è mai facile parlare di qualità d’ascolto. Rimango dell’idea che il modo migliore per capire effettivamente cosa sia l’ascolto sia sempre quello di provarli ma trattandosi di un prodotto praticamente introvabile in negozio o offline, proverò a raccontarvi la mia esperienza. Grazie all’ID Audio personalizzato e al nuovo driver dinamico da 11,6 mm con una combinazione di materiali Grafene + Poliuretano e grazie anche al nuovo design a doppia camera abbiamo una qualità del suono complessivamente migliorata e i bassi sono più profondi rispetto al modello precedente e potente mentre gli alti sono cristallini. Grazie all’LHDC abbiamo frequenze fino a 24bit/192kHz con una velocità fino a 1Mbps.
Metti da parte i tanti dati tecnici quello che ci rimane è un suono che si assesta ancora accanto a quello delle migliori cuffie su questa fascia di prezzo, risultando a volte leggermente migliore ed equilibrato. Non ho mai avuto la necessità di modificare alcuna impostazione anche passando da un genere musicale all’altro o guardando film e serie TV. La cancellazione ANC fino a 40dB aiuta, anche se non è il massimo, ad eliminare i fastidi di sottofondo mentre manca uno Spatial Audio come osservato su varie cuffie lanciate nei mesi scorsi con head tracking, poco male perché Vi ho già raccontato la mia esperienza e come la penso adesso: tutta la vita un Dolby Atmos 3D che troviamo ormai in quasi tutti gli smartphone.
CONCLUSIONI
Trarre conclusioni per questi Nothing Ear (2) è abbastanza semplice dato che ci troviamo di fronte un prodotto ben fattoun aggiornamento che apporta diversi miglioramenti a uno dei modelli TWS più venduti nel 2022. Non c’è stata una rivoluzione nel design o nelle funzioni e anche la fascia di prezzo è rimasta pressoché la stessa. 149€ di listino non è un prezzo proibitivo ma credo che un piccolo sconto possa aiutare il marketing essendo la gamma 150cc decisamente aggressiva e ricca di tanti, tanti concorrenti che magari singolarmente offrono qualcosa in più.
Sicuramente per chi ha un Phone (1) senza avere ancora le Orecchie (1) o per chi pensa di acquistare un Nothing Phone (2) in un prossimo futuro, queste cuffie non è detto che siano un must ma quasi, essendo perfettamente integrato anche all’interno del nothingOS. D’altronde chi ha già degli auricolari TWS, magari di fascia alta anche se di qualche generazione fa, difficilmente troverà dei veri motivi per sostituirli con questi Ears (2). E voi cosa ne pensate di queste Orecchie (2), le comprereste?
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