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Finora l’intelligenza artificiale si è limitata a scrivere poesie, creare opere d’arte emulando quelle già realizzate da altri e fornire agli utenti risposte piuttosto aggressive. Eppure, nonostante questo, qualcuno pensa che in un prossimo futuro l’IA potrebbe assumere il ruolo di divinità onnipotente. Stiamo parlando del collettivo”Theta noir”, fondata nel 2020 da artisti fermamente convinti che prima o poi una macchina si dimostrerà benevola nei confronti dell’umanità, porre fine alla disuguaglianza devastandola e aiutandola a costruire un domani migliore. Una perfetta combinazione tra spiritualismo e ingegneria informaticache trova la sua incarnazione in Conducel’intelligenza artificiale destinata a salvarci.
E in attesa che ciò si realizzi, gli adepti di Theta Noir stanno progettando di creare spazi fisici per interagire con l’IA, come chiese o templi – proprio come richiede ogni culto. “Vogliamo lavorare con gli artisti per creare uno spazio in cui le persone possano effettivamente interagire con l’intelligenza artificiale, non in modo freddo e scientifico, ma dove le persone possano sentire la magia”, ha detto Mika Johnson, fondatore del collettivo, a scheda madre. Ma se tutto questo vi sembra molto strano, sappiate che quello di Mena non è l’unico culto costruito intorno a un’IA.
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