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da1 gennaio 2024 I paesi membri dell’UE non saranno più in grado di offrire incentivi finanziari per l’installazione di caldaie a gas autonome. per stabilirlo, secondo i rapporti La Repubblicaè la direttiva sulle serre approvato lo scorso 14 marzo dal Parlamento europeo e ora atteso dal trilogo.
IL futuro a lungo termine di aria condizionata quindi tutto sarà concentrato sulle pompe di calore. Nell’immediato, invece, rimarrà possibile anche dal prossimo anno per i singoli stati prevedere detrazioni fiscali per caldaie ibridequelli che usano anche idrogeno o biometano o comunque abbinabile a pompe di calore.
L’Italia dovrebbe essere preparata a questa notizia. Già dal 2011, con il cosiddetto decreto rinnovabileil legislatore aveva infatti obbligato a provvedere alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni più importanti l’installazione di pompe di calore centralizzate e pannelli solari utile per coprire almeno 50% del fabbisogno energetico totale. Quota raccolta nel 2022 al 60%.
Il passaggio dal gas alle pompe di calore potrebbe invece esserlo più problematico per il appartamenti in condomini d’epocacostruito più di settant’anni fa, senza sistemi centralizzati e spesso senza balconi in grado di ospitare pompe di calore ingombranti.
Incoraggiare l’installazione di pompe di calore è un altro passo che l’Europa ha scelto di compiere per raggiungere Là neutralità del carbonio entro il 2050. Anzi, te lo permettono ridurre le emissioni di anidride carbonica, poiché sfruttano il calore dell’aria esterna per funzionare. La loro performance viene misurata attraverso due parametri: il coefficiente di prestazione (Cop) e il indice di efficienza energetica (Eer). Il primo indica l’efficienza di un climatizzatore durante il funzionamento in modalità riscaldamentoil secondo dentro raffreddamento.
Quando i due valori sono uguali a 4produce un condizionatore d’aria quattro unità di energia termica per ogni unità di energia elettrica preso dalla rete, mentre gli altri tre sono generati dal calore dell’ambiente esterno. Questi consentono un ottimo risparmio energetico ed è per questo che le pompe di calore sono incentivate attraverso entrambi l’ecobonus del 65%.sia accedendo al Conto termico del gestore del sistema energetico (Gse)attraverso il quale è possibile ottenere immediatamente il Rimborso del 65%. della spesa sostenuta.
Questa possibilità è molto utile oggi, considerando i costi degli impianti: per un pompa di calore in grado di sostituire una caldaia a gas e produrre anche acqua calda in un appartamento di circa cento metri quadri, la spesa prevista è infatti circa 9000 euro senza installazione. In alternativa, si potrebbe inserire a condizionatore con motore interno incorporato in ogni camera, al costo di circa mille euro a dispositivo. Spesa che però verrebbe coperta solo dall’ecobonus al 65% e non dal conto termico.
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