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Per decenni Internet è parte integrante della nostra vita quotidiana, permettendoci di accedere a una quantità quasi incredibile di informazioni in modo rapido e semplice. Ma questo non vale esattamente per tutti i paesi del mondo. Ancora oggi, infatti, alcuni governi attuano rigide politiche di censura informaticaimpedire agli utenti di accedere ai contenuti sul web, e limitando di fatto la loro libertà di espressione. Secondo a relazione pubblicata nel 2022 da Casa della Libertà – un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di “democrazia, diritti politici e libertà civili” -, IL “la libertà globale di Internet è diminuita per il 12° anno consecutivo”con un downgrade più marcato in RussiaMyanmar, Sudan e Libia.
Ecco perché in occasione del Giornata mondiale contro la censura informaticache cade ogni anno il giorno di 12 marzo, è importante riflettere sull’attuale condizione globale e sulla chiara necessità di combattere la censura online per garantire l’accesso a un Internet libero e democratico. Proviamo quindi a fare il punto della situazione, e capire a che punto siamo con la censura informatica.
Perché l’invasione russa dell’Ucraina è una minaccia alla libertà di Internet
Con la brutale invasione dell’Ucraina iniziata nel febbraio 2022, la Russia è stata davvero uno dei casi più evidenti dell’ultimo anno. A poche settimane dall’occupazione, il Cremlino ha vietato usare Facebook, Instagram e Twitter sul territorio nazionale, privando gli stessi cittadini russi della possibilità di accedere a informazioni attendibili sulla guerra – fornite principalmente da fonti fuori dai confini – e limitando la loro possibilità di connettersi con utenti di altri Paesi. Inoltre, come se non bastasse, il governo ha bloccato oltre 5000 siti webha costretto i media nazionali a definire l’invasione come “un’operazione militare speciale” e approvato a legge che impone fino a 15 anni di reclusione per chi diffonde”informazioni falsesul conflitto.
D’altra parte, le azioni dell’esercito russo in Ucraina hanno gravemente compromessa la libertà di accesso a Internet per chi abita in campagna. Tra la primavera e l’estate 2022, le truppe del Cremlino hanno costretto i fornitori di servizi di telecomunicazioni nella città di Kherson a reindirizzare il traffico internet attraverso le reti russe, lasciando di fatto gli ucraini senza accesso ai siti di informazione e social network. Fortunatamente, i funzionari governativi e le società di telecomunicazioni hanno collaborato per ripristinare la Rete e garantire che i cittadini possano accedere a qualsiasi tipo di risorsa online. Grazie a una partnership tra il governo ucraino e SpaceX, ad esempio, sono stati adottati bene 11.000 stazioni Starlink per proteggere la connessione satellitare. Nonostante questo, però, la situazione resta comunque drammatica. La Russia, infatti, ha fatto della censura informatica una delle sue armi più potenti per vincere questo conflitto.
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