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La mobilità elettrica è riuscita a ispirare i veicoli più diversi dando più spazio all’immaginazione di quanto non abbia mai fatto la propulsione a combustione. Questo è il caso di elylyuno scooter elettrico sviluppato in Norvegia che utilizza lo stesso concetto di una motoslitta, ma con un formato estremamente compatto e in legno naturale.

La struttura del mezzo è piuttosto semplice: il manubrio è alloggiato su un’asta verticale ripiegabile collegata al sci anteriore. La parte inferiore, invece, è sostanzialmente una scatola che funge sia da piattaforma che da contenitore per motore e batteria. Lo sci anteriore, invece, lo è sterzando e consente di utilizzare lo scooter allo stesso modo dei tradizionali modelli stradali.

Passando alle specifiche, all’interno della scatola è presente un Motore da 1.000 W collegato a uno trasmissione tracciata che fornisce trazione sul manto nevoso. L’azienda afferma che lo scooter è in grado di raggiungere a velocità massima di 25 km/h – gli stessi consentiti dalla normativa europea per monopattini ed e-bike – con autonomia inclusa tra i 20 e i 30 km.

Il produttore non specifica la capacità della batteria, limitandosi a indicare un tempo di ricarica di circa due ore e mezza. Anche il peso non è certo contenuto: l’intero veicolo raggiunge la bellezza di 55 kgben oltre il peso medio dei monopattini tradizionali, ma è comunque una soluzione in grado di attraversare zone innevate.

Del resto, suo manubrio pieghevole permette di caricarlo agevolmente nel bagagliaio dell’auto, cosa naturalmente molto più complessa nel caso di una motoslitta. Certo, non è un equivalente di quest’ultimo e non vuole nemmeno esserlo, è piuttosto un’alternativa compatta, pratica ed ecologica.

Al momento l’azienda non ha ancora definito il prezzo, anche se è lecito pensare che non sarà accessibile: il lavorazione artigianale del legno e la vastità dei componenti spingerà senza dubbio il costo ben oltre uno scooter standard.

In conclusione, nonostante si tratti di un prodotto destinato inevitabilmente ad un pubblico piuttosto ristretto, si tratta di un’idea interessante e probabilmente anche molto divertente che dimostra ancora una volta l’estrema duttilità dei motori elettrici capaci di adattarsi praticamente a qualsiasi scenario.

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