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Nei giorni scorsi è diventato virale un post dell’utente u/ibreakphotos, su Reddit mette in dubbio l’autenticità delle foto della Luna scattate da Galaxy S23 Ultra. Nell’esperimento è stata fotografata con il flagship Samsung un’immagine sfocata della luna, circostanza in cui il dispositivo ha restituito un’immagine che in realtà sembra molto più a fuoco del soggetto originale stesso.


Le foto della luna Galaxy S23 Ultra sono false?


Sul web si è subito saltati alle conclusioni più disparate, tra chi considerava la foto senza mezzi termini “falsa”, e chi invece – come il famoso youtuber Marques Brownlee – ha cercato di usare toni meno sensazionalistici.

Tutti nati con questo post su Redditdove l’utente ibreakphotos l’ha scritto le foto della luna scattate con la modalità Space Zoom di Samsung sono “false”, il tutto con un esperimento che ha confermato l’ipotesi. L’utente ha scaricato un’immagine ad alta risoluzione della luna, l’ha ridimensionata a 170×170 pixel e ha applicato un filtro di sfocatura gaussiana che l’ha resa “sfocata digitalmente”. Una parte molto ampia dei dettagli dell’immagine originale è stata così eliminata in modo che non possa più essere recuperata con alcuno strumento di post-produzione.


Le foto della luna Galaxy S23 Ultra sono false? Monta la polemica online


Nonostante questo, scattando una foto alla luna sfocata con un Galaxy S23 Ultra, quest’ultimo è riuscito a restituire un’immagine molto più piacevole e dettagliata del nostro satellite naturale. La conclusione dell’utente secca: le foto della luna scattate con i dispositivi Samsung e con la loro modalità Space Zoom sono fake.


Le foto della luna Galaxy S23 Ultra sono false?
A sinistra l’immagine sfocata, soggetto dello scatto. A destra, la fotografia scattata dallo smartphone


Le fotocamere degli smartphone offrono scatti sempre migliori, anno dopo anno, ma le dimensioni estremamente ridotte dei sensori integrati impongono notevoli limiti fisici in termini di numero di dettagli che possono effettivamente catturare e di luce che possono raccogliere. Eppure negli ultimi anni le prestazioni delle fotocamere degli smartphone al buio e nelle capacità di zoom sono migliorate drasticamente, e gran parte del merito non è nelle componenti hardware implementate, ma nelle capacità dei modelli di Intelligenza Artificiale che migliorano esponenzialmente anno dopo anno.

Oggi non è più possibile parlare di mobile photography senza citare l’AI: tutti i produttori utilizzano algoritmi di machine learning per riconoscere le scene e migliorare il risultato finale dello scatto, con l’obiettivo di offrire un’esperienza inquadra e scatta il più possibile paragonabile a cosa potrebbe ottenere un fotografo professionista. Il tutto, utilizzando dispositivi hardware che – per i limiti fisici sopra citati in termini di sensori e obiettivi – non sono minimamente paragonabili all’attrezzatura che un fotografo può utilizzare.

Alcuni smartphone utilizzano algoritmi più aggressivi, altri più fedeli al vero, ma la realtà è che nessun modello di smartphone delle ultime generazioni punta ad offrire una rappresentazione realistica della realtà, bensì una versione quanto più gradevole possibile di quanto il comparto fotografico integrato nel dispositivo ha di fronte s. così, usando esempi banali, le fragole saranno sempre più rosse, la vegetazione sempre più verde e i cieli sempre più azzurri nelle nostre foto scattate con lo smartphone.


Le foto della luna Galaxy S23 Ultra sono false?


Nel caso della modalità Space Zoom di Samsung si può dire che l’azienda ha adottato un approccio molto aggressivo: scattare una foto alla luna a mano libera è una sfida piuttosto difficile da portare a termine anche con macchine fotografiche professionali di alto livello. difficile impostare messa a fuoco ed esposizione ad esempio, e – nel caso di zoom estesi come l’ibrido 100x della modalità Space Zoom del Galaxy S23 Ultra – anche difficile mantenere stabile il soggetto nell’inquadratura.

Galaxy S23 Ultra utilizza il suo periscopio con zoom ottico 10x, estendendolo digitalmente fino a 100x, ma questo non basta per ottenere una foto ad alta definizione della luna semplicemente alzando lo smartphone verso il satellite e premendo il pulsante di scatto. Se disabiliti la funzione “Ottimizzazione scena” (quello che fa “magie”) e fotografi la luna senza trucchi software, anche con un Galaxy S23 Ultra ottieni una foto senza dettagli.

Abilitando la funzione, però, l’IA prende il sopravvento: grazie agli algoritmi integrati, Galaxy S23 Ultra rileva la luna e interviene immediatamente bloccando il satellite nell’inquadratura tramite un apposito algoritmo che viene chiamato a gestire la stabilizzazione elettronica. Una volta rilevata la presenza del satellite nell’inquadratura, questo può svolgere le sue attività in tempo quasi reale e, stando a quanto emerge dall’esperimento dell’utente, sembra che la modalità Space Zoom utilizzi modelli ad alta definizione della luna per comporre i dettagli.

abbastanza per definire irreali le foto della luna scattate con un Galaxy S23 Ultra? Probabilmente sì per chi ha un concetto di fotografia tradizionale, un concetto che secondo noi non è eterno. Tra qualche anno, insomma, quello di Samsung (e HUAWEI, ancor più aggressivamente prima di lei) potrebbe essere un approccio che rappresenterà la prassi per tutti i produttori di smartphone, con gli utenti che avranno la possibilità di avere sempre di più con un sempre minore sforzo, senza soffermarsi troppo sui mezzi utilizzati per raggiungere l’obiettivo. Giusto o sbagliato che sia, questa è la direzione intrapresa ormai da anni.

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