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L’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante negli ultimi tempi, il mondo della ricerca ha implementato soluzioni talmente avanzate da renderla (apparentemente) sempre meno artificiale e (altrettanto apparentemente) sempre di più intelligente. Tanto che dove siamo ora – e c’è ancora margine di miglioramentoe come – è difficile da capire dove finisce il reale e dove inizia l’astratto. Lo abbiamo visto con gli ultimi straordinari sviluppi di ChatGPT e Bing, stiamo iniziando a vederlo anche con Bard.

IL RUOLO DELLE IMMAGINI

Cosa ne pensi riguardo a immagini create direttamente dall’intelligenza artificiale? Se qualche tempo fa deep fake o fotomontaggi ricostruiti dall’IA potevano essere facilmente scoperti, oggi – con il livello raggiunto dalla tecnologia – è quasi impossibile. Tra i casi più eclatanti c’è quello di (falso) arresto di Donald Trumpsuo malgrado diventato testimonial di una tecnologia che comincia davvero a creare apprensione per la sua incredibile capacità di ricostruire le immagini in cui vero e falso sono estremamente difficili da distinguere.

L’esempio ce lo fornisce il fondatore dell’azienda Bellingcat Eliot Higgins, che sui social ha pubblicato una serie di immagini che ritraggono l’ex Presidente mentre arrestato dalla polizia, con tanto di reazioni, rivolte e immagini che, se fossero state vere, Twitter non avrebbe nemmeno potuto pubblicare a causa delle violenze trasmesse (ma su questo aspetto torneremo più avanti).

La “scusa” è vera, nel senso che Donald Trump rischia seriamente l’arresto per aver pagato una pornostar in cambio del suo silenzio sulla loro relazione passata. Tutto il resto è completamente falso: dal tentativo di fuga dalla polizia accorsa in massa per portare in carcere il tycoon fino ai lavori forzati dietro le sbarre (con in appendice postata da un altro utente che immagina un 2024 in cui Trump si ritrova compagno di cella di Putin, con tanto di scintilla che scatta tra i due…).

E ORA IN COSA CREDIAMO?

Immagini generate dal software A metà viaggio v5 sono scioccanti. E qui ci riferiamo a falsa veridicità di ciò che ci trasmettono (o di ciò che vogliono trasmettere), emblema di quanto l’intelligenza artificiale abbia raggiunto un tale punto di sviluppo da impediscono all’uomo di comprendere ciò che è vero e ciò che, invece, è falso. Tecnologicamente interessante, eticamente preoccupante.

Sì, perché l’IA non è più in mano a pochi, ma lo è alla portata di tutti, chiunque può iniziare a ricostruire un’immagine falsa al 100%: basta un PC e un software adeguato, tutto qui. Ma fintanto che il gioco va bene, il problema è quando l’IA viene utilizzata per altri scopi meno divertenti. COME discredito un personaggio famoso: accadde nel 2015 a Ilary Blasi, pizzicata nuda sotto la doccia. L’autore delle “foto” le aveva realizzate con la tecnica del deep fake riutilizzando spezzoni di un film hard americano con il tentativo di rivenderle ai tabloid. E stiamo parlando di 8 anni fa: la truffa era già difficile da smascherare allora, figuriamoci oggi.

E gli esempi potrebbero essere ancora tanti, anche peggiori di quello che abbiamo appena riportato. Pornografia, discredito, falsità di ogni genere (anche in guerra) rischiano di riempire gli schermi dei nostri computer, mettendoci in seria difficoltà: cosa crederemo?

IL RUOLO DI TWITTER

Ci chiediamo anche perché Twitter non ha censurato le immagini. Sì, perché per essere fiscali le foto di Trump arrestato potrebbero essere considerate contrarie alle regole del social di Elon Musk: alla fine sono contenute sensibilecosì come artificioso e manipolato. Tuttavia, l’autore Eliot Higgins è stato chiaro fin dall’inizio scrivendo una frase che lasciava intendere che i contenuti sarebbero stati frutto dell’immaginazione:

Sto scattando foto dell’arresto di Trump in attesa dell’arresto di Trump

Servono regole chiare: i social le hanno già, ma vanno applicate con costanza e probabilmente aggiornate tenendo conto dei recenti sviluppi.

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