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Mentre in quasi tutti nell’Unione europea i figli di coppie dello stesso sesso sono riconosciuti dalla nascita, senza bisogno di lunghe battaglie legali o ricorso all’adozione, L’Italia si schierò con Polonia e Ungheria per rifiutare il riconoscimento di questi diritti. La Commissione Politiche Europee del Senato ha bocciato la proposta di regolamento per il Certificato europeo di filiazioneche avrebbe assicurato pari diritti civili per i minoriindipendentemente dal concepimento.
Con 11 voti favorevoli su 18, i senatori di destra hanno approvato la delibera di maggioranza contraria al regolamento, sostenendo che tale non rispetta i principi di sussidiarietà e proporzionalitàcostituirà un’invasione del diritto europeo sul diritto nazionale.
Il principio di sussidiarietàcontinua a leggere luogo dell’Unione Europea, prevede che le decisioni assunte siano “il più vicino possibile al cittadinoverificare che l’azione da intraprendere a livello dell’Unione sia giustificata in relazione alle possibilità offerte dall’azione a livello nazionale”.
Mentre il principio di proporzionalità stabilisce che l’azione europea non deve “andare oltre cosa necessario per raggiungere gli obiettivi dei trattati». Per il diritto, queste disposizioni sarebbero violate, perché imporrebbe all’Italia di garantire i diritti dei minori e dei genitori il cui rapporto di filiazione è riconosciuto all’estero e non nel nostro Paese.
Una riga molto criticato dall’opposizioneche hanno votato compatto contro la risoluzione di destra, e anche da Helena Dalli, Commissario europeo per l’uguaglianzasecondo cui “tutti i minori devono avere gli stessi diritti e mi dispiace per questo voto“disse un Fanpage.
Ora, il percorso legislativo della proposta di regolamento dovrà passare attraverso il Consiglio dell’Unione Europea, che rappresenta i governi dei 27 Paesi membri. Per essere approvata, una misura con implicazioni transnazionali deve ricevere voto unanime e il governo italiano, a seguito della delibera della Commissione, ne avrà la possibilità bloccare l’iter della proposta e cancellare la possibilità per centinaia di migliaia di minori di avere pari diritti rispetto ai loro coetanei, figli di persone eterosessuali.
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