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Tutto è pronto per il presidio, intitolato Giù le mani dai nostri figli e figlie e organizzato dall’associazione Famiglie Arcobaleno, I Sentinelli di Milano e Cig Arcigaychi chiede il riconoscimento delle famiglie omoparentali. Si svolgerà a Milano, in Piazza della Scala, sabato 18 marzo, alle ore 15: l’evento, che sarà condotto da Vladimir Luxuria, è stato indetto dopo lo stop delle trascrizioni degli atti di nascita stranieri dei figli con due padri e la formazione degli atti di nascita con due madri imposto dal Comune di Milano. Fu Beppe Sala lo scorso anno a luglio, dal palco del Pride, ad annunciare che avrebbe ripreso le trascrizioni, interrotte nel 2020 a seguito di una sentenza della Cassazione.

La posizione del Comune

Durante la presentazione del presidio, avvenuta a Milano, il sindaco Sala ha criticato la posizione assunta fino ad ora dall’esecutivo di Giorgia Meloni: “Quello che noto in questo governo è il desiderio di vincere alla grande e persino di andare oltre le richieste del Paese – disse Sala – Vincere alla grande nella vita non è mai bello e il governo sta pensando di umiliare chi la pensa diversamente. La società non va umiliata e un certo tipo di richieste non va ignorato e su questo il governo se la cava malissimo. Il sindaco del capoluogo lombardo non si è pentito di quanto fatto in questi mesi e anzi “Cerco alleanze con sindaci nazionali ma anche internazionali” Perché “Non escludo di trovare atteggiamenti ancora più coraggiosi nel sistema dei sindaci e dei comuni, voglio capire come e trovare una formula perché questa questione vada oltre Milano”. Come aveva già fatto nei giorni scorsi, il sindaco ha ribadito l’importanza di un intervento normativo in materia: la politica non può non discuterne in Parlamento. Voglio vedere una discussione sana e concreta in Parlamento, in cui ognuno si esponga e abbia anche la faccia per dire ‘non mi interessa il tuo problema’. Garantisco che ci sarò perché è compito del sindaco occuparsi anche della questione dei diritti, soprattutto in una città come Milano. Non voglio accontentarmi di una testimonianza, non basta”. Sottolineando quello che definisce un vuoto normativo, Sala aggiunge di essersi fermato alle trascrizioni “non per mancanza di coraggio ma perché è ora di tirare fuori l’argomento e anche perché stiamo vivendo un’escalation. La trascrizione dei figli di due madri nate all’estero era al sicuro fino a pochi giorni fa e ora è al vaglio della Procura. Quindi dobbiamo affrontare la questione.

Il flash mob: tutti in piazza con una penna

Il portavoce della Sentinelli, Luca Paladini, ha parlato del flashmob che verrà organizzato durante il raduno, invitando tutti i partecipanti a portare con sé una penna a sfera: “Rappresenteranno le firme che non si possono più fare – ha spiegato -. Da domani siamo in mobilitazione permanente, perché sono entrati nella carne viva di queste famiglie. Abbiamo un grosso problema rappresentato da questo governo”. In piazza sarà allestito un palco dove si alterneranno gli interventi delle associazioni e le testimonianze delle famiglie arcobaleno, che hanno lanciato ancora una volta l’appello per unire più amministratori locali possibili e avere così più forza nel portare avanti la loro battaglia : “Chiediamo ai sindaci italiani di disobbedire e domani lanceremo in piazza la campagna ‘Disobbediamo’ – ha dichiarato Alessia Crocinipresidente nazionale dell’associazione Famiglie Arcobaleno -, per creare un movimento di opinione, le leggi ingiuste non devono essere rispettate e devono essere contrastate.

“Quale paura provoca la piena uguaglianza? Cosa toglie? Niente – ha aggiunto Alice Redaelli, Presidente di Cig Arcigay Milano – È il Governo che toglie, se la sua priorità è impedire a migliaia di bambini di avere maggiori tutele. I registri erano un modo per le amministrazioni cittadine di porre rimedio a un problema più ampio. Urge una seria e concreta riforma delle adozioni per tutti. Lo stato dovrebbe sempre pensare ad estendere i diritti, non a limitarli. I figli delle famiglie arcobaleno hanno diritto a uno sviluppo sereno nel tessuto sociale italiano come avviene per i loro coetanei in tanti altri Paesi europei e del mondo. Basta decidere. Basta una penna e una volontà civica e politica”. L’evento milanese ha avuto anche il sostegno di molte personalità del mondo dello spettacolo, come la cantante Madame che forse sarà in piazza, ma anche Tiziano Ferro, Roy Paci, Paola Turci, Nancy Brilli, che hanno dedicato alcune storie sui social alla mobilitazione del Milan. Al presidio hanno aderito anche diversi partiti politici: in piazza oltre al Pd con la segretaria Elly Schlein, ci saranno anche +Europa con il segretario Riccardo Magi, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Radicali, ma anche l’associazione Luca Coscioni. Il sindaco Sala, come aveva già anticipato nei giorni scorsi, non sarà in piazza della Scala. Gli organizzatori hanno precisato, però, che nessun politico parlerà dal palco: lo spazio sarà dedicato alle famiglie e alle loro storie.

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