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Con i driver della scheda video più recenti GeForceNVIDIA ha aumento silenzioso dei flussi di codifica simultanei NVENC che passano dalle tre alle cinque. Tuttavia, va sottolineato che l’aggiornamento non agisce sulla parte hardwaredi conseguenza le unità fisiche attive sulla fascia consumer non cambiano.

Un aspetto interessante è che l’aggiornamento coinvolge praticamente tutte le schede video, desktop e mobile, rilasciate negli ultimi otto anni. Le eccezioni sono alcuni modelli della serie MX, ma sono incluse tutte le GPU desktop Maxwell, Pascal, Turing, Ampere di seconda generazione e ovviamente l’ultimo Ada Lovelac.

Per quanto riguarda il decoder NVDEC non ci sono limitazioni se non quelle date dall’hardware. I limiti applicati alle carte consumer sono disciplinati da strategia commerciale di NVIDIA, volta a segmentare la propria offerta promuovere soluzioni dedicate al mondo delle postazioni di lavoro. Questa piccola revisione al rialzo è quindi inaspettata e benvenuta.

Ad esempio, la GPU AD102 dotare così tanto il RTX 4090 quanto il RTX 6000 Generazione Ada. Tuttavia, il primo ha solo due unità encoder attive e 24 GB di VRAM, mentre il secondo ha tre unità attive e 48 GB di memoria installata. Nel caso di soluzioni professionali, NVIDIA non pone limiti di codifica o decodifica, il che significa che l’unico limite è dato dalla potenza della scheda.

Naturalmente, le prestazioni sono influenzate da molti fattori, come la risoluzione e il codec selezionati, nonché il numero di flussi stessi. L’incremento, però, gioverà sicuramente agli appassionati di editing e ai creatori di contenuti come i videogiocatori, ai quali le schede GeForce sono inevitabilmente rivolte.

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