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Raja Koduri lascia Intel. Una notizia che forse qualcuno si aspettava dopo gli ultimi sviluppi che lo avevano riguardato, ma che spiazza comunque. Koduri era recentemente tornato al ruolo di capo architetto dopo aver ricoperto la carica di vicepresidente esecutivo e direttore generale della divisione AXG.

L’uscita di scena di Koduri avviene a circa 5 anni dal suo ingresso in Intel, concretizzatosi a fine 2017 dopo la sua militanza in AMD. A lui è stato affidato il compito di creare la divisione GPU, i cui primi frutti sono arrivati ​​(in ritardo) lo scorso anno con le schede video gaming Arc, le soluzioni Flex e gli acceleratori Max.

Intel ha recentemente annunciato a rinnovamento della divisione Accelerated Computing Systems and Graphics (AXG), divisione rivolta a GPU separate destinate ai giochi da quelle destinate al segmento dei data center. La grafica consumer è stata fusa nel Client Computing Group (CCG), l’elaborazione accelerata nel Data Center and AI (DCAI) Group.

Grazie Raja per i tuoi numerosi contributi alla tecnologia e all’architettura Intelsoprattutto nella grafica ad alte prestazioni, che ci ha permesso di portare sul mercato tre nuove linee di prodotti nel 2022. Ti auguro successo mentre costruisci una nuova società incentrata sull’IA generativa per giochi, media e intrattenimento“, è il messaggio pubblicato su Twitter dal CEO Pat Gelsinger.

“Grazie a Pat e Intel per i tanti bei ricordi e l’incredibile conoscenza acquisita negli ultimi 5 anni. un nuovo capitolo della mia vita, iniziando una startup di software. Ne parlerò nelle prossime settimane”, è la risposta di Koduri.

Intel ha fatto sapere che grazie alla ristrutturazione già operata della divisione grafica non ci saranno modifiche all’organigramma in seguito a questa defezione. Al momento non ci sono modifiche alla roadmap del prodotto, oltre a quelle note. Jeff McVeigh continuerà a ricoprire il ruolo di leader ad interim del team AXG mentre l’azienda trova una figura da inserire a tempo indeterminato.

L’uscita di Koduri è solo l’ultima di una serie di evoluzioni degne di nota in Intel: anche Jim Keller e Murthy Renduchintala hanno lasciato l’azienda negli ultimi anni. In breve, lo è tempo di grandi trasformazioni ma anche di scelte difficili. La casa di Santa Clara è viva un periodo economicamente difficilecome evidenziato dalle ultime relazioni trimestrali, che ne hanno portato al lancio tagli di personale e progetti, e anche di rivedere i propri investimenti immobiliari.

Tutto questo mentre il piano di espansione di Fab in Europa sembra essere in fase di stallo, in un processo avviato dal CEO Gelsinger che vuole che Intel si impegni a diventare anche un produttore di semiconduttori per conto terzi con Intel Foundry Services, una divisione che mira a competere con artisti del calibro di TSMC e Samsung. A tale proposito, registriamo l’ingresso di Stuart Pann COME vicepresidente senior e direttore generale di Intel Foundry Services (IFS) al posto del dottor Randhir Thakur, di cui si sapeva da tempo l’uscita.

Pann è stato in precedenza vicepresidente senior, responsabile della trasformazione aziendale e direttore generale del gruppo di pianificazione aziendale di Intel. In quel ruolo, si è mosso pesantemente per cambiare il modo in cui Intel opera per essere più competitivo con altre società di semiconduttori.

Pann ha iniziato la sua carriera in Intel ed è tornato nel 2021, dopo aver trascorso sei anni come chief supply chain officer e chief information officer presso HP. In precedenza, Pann è stato Corporate Vice President e General Manager del Business Management Group di Intel, responsabile dei prezzi e delle finanze operative per microprocessori e chipset.

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