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Non capita tutti i giorni di avere tra le mani qualcosa di innovativo e diverso dal solito. Il mondo degli smartphone e dei wearable è stato caratterizzato da un lungo periodo di innovazioni e novità, a cui è seguito un presente fatto di tante piccole migliorie, guadagni incrementali ma pochi prodotti capaci di sorprendere.

Capita così di trovarsi di fronte a qualcosa di diverso dal solito come Huawei Watch Buds e rimanere piacevolmente incuriositi. Uno smartwatch che contiene al suo interno un paio di auricolari, due dispositivi che praticamente molti di noi si portano dietro quotidianamente, ma separati. Ammetto che dal loro annuncio il mio scetticismo (unito a quello della redazione) non è mancato e se da un lato l’idea può essere intrigante, dall’altro sembra uno di quei gadget fighi ma totalmente inutili.

Ho quindi atteso il MWC 2023 per provare nella vita reale questo particolare ibrido per capire quanto sia comodo o scomodo in un ambiente di lavoro affollato, caotico e dove non c’è di certo una particolare attenzione a come viene utilizzato un prodotto tecnologico.

Un esperimento che oggi posso definire riuscito. Lo dico non tanto perché è un prodotto che chiunque può consigliare, in pratica per 499 euro si possono acquistare smartwatch e auricolari di ottima qualità e senza alcune delle limitazioni di queste Watch Buds, ma perché la natura innovativa e un po’ ambiziosa dell’ibrido è accompagnata da soluzioni in grado di renderlo un prodotto che funziona nel suo insieme; insomma, non è solo una curiosità tecnologica.

Quindi ecco tre aspetti che ho trovato stimolanti e che potrebbero essere ripresi da altri dispositivi in ​​futuro, in un modo o nell’altro.

1 – DESIGN CURIOSO MA BEN INGEGNERIZZATO



Huawei Watch Buds ha una cassa da 46mm e uno spessore di 15mm: valori che, se sommati ad un peso di 66 grammi, lo rendono uno smartwatch dalle dimensioni notevoli. Nonostante questo l’ho trovato abbastanza comodo da portare al polso anche grazie ad un bel cinturino in pelle (ovviamente sostituibile) e alla cassa in acciaio che, uniti al design che strizza l’occhio a chi vuole uno stile classico piuttosto che sportivo, lo rendono un guarda probabilmente più adatto per essere indossato con un abito piuttosto che una felpa o una maglietta.

Premendo il pulsante sul fondo della custodia, lo schermo AMOLED delle Watch Buds si alza, rivelando il vano dove vengono custodite e ricaricate le cuffie. Huawei afferma che il meccanismo è stato progettato per essere attivato 100.000 volte e non mi ha dato alcun problema negli ultimi giorni. Bisogna solo fare un po’ di attenzione all’apertura perché i magneti tengono le cuffie attaccate alla pattina, quindi una volta aperte sono abbastanza esposte.


Molto interessante il design simmetrico degli auricolari, che infatti possono essere indossati indifferentemente sull’orecchio destro o sinistronecessitando solo quando li si inverte di una rapida sincronizzazione che avviene automaticamente in pochi secondi.

Certo ci sono dei compromessi, per esempio l’orologio da chiuso si ferma alla certificazione IPX7, rendendolo una scelta poco adatta a chi fa sport acquatici, mentre le cuffie sono IP54, ma tutto sommato l’efficacia delle soluzioni scelte per nascondere tutto l’elettronica di due diversi dispositivi all’interno di uno smartwatch che a prima vista non ha nulla di diverso rispetto a tanti altri modelli simili.

2 – I “MINI AURICOLARI” SUONANO BENE



Come detto – basta dare un’occhiata alle foto per rendersene conto – i due auricolari inclusi all’interno delle Watch Buds sono davvero piccoli (21,8 x 10,3 x 10,3 mm) e pesano pochissimo (circa 4 grammi l’uno) ma riescono a coniugare un ottimo comfort con tutte le caratteristiche che si possono cercare oggigiorno in un prodotto simile.

Una volta scelti i gommini più adatti al proprio orecchio e al profilo di ascolto, gli auricolari offrono una qualità audio molto buona con suoni puliti e bassi sorprendenti viste le dimensioni. Avrei voluto un volume massimo leggermente più alto, ma anche così si raggiungono livelli più che accettabili. La cancellazione attiva è presente, così come la modalità consapevolezzama non risulta essere alla pari con quello che offrono altre cuffie top di gamma, il che è un peccato.

Nessun problema invece nelle chiamate: i microfoni riescono ad isolare efficacemente la nostra voce dai rumori che ci circondano, regalando al nostro interlocutore un’esperienza di ascolto più che soddisfacente.

I controlli touch ti consentono di riprodurre o mettere in pausa l’audio, passare da una modalità di ascolto all’altra e gestire le chiamate. Hanno una buona risposta e lavorano anche agendo sul padiglione auricolare, ma il gesti per la regolazione del volume con conseguente controllo audio incompleto.

3 – IL GIUSTO QUADRO SULL’AUTONOMIA



Trattandosi di un 2 in 1, non è facile dare riferimenti validi per tutti quando si parla di autonomia, perché molto dipende da come si utilizza ognuna delle due metà che compongono le Watch Buds. Sfruttando l’orologio con tutte le funzioni attive, notifiche e monitoraggio dei valori inclusi, nonché le cuffie sui mezzi per andare e tornare da casa in ufficio, la batteria mi è durata circa due giorni e mezzo , un valore vicino a quello di tre giorni riportato da Huawei.

Fuori dalla scatola, le cuffie offrono circa quattro ore di ascolto senza ANC e tre con ANC attivo: non è molto rispetto ad altri auricolari ma le dimensioni sono inevitabilmente un fattore da tenere a mente qui. A meno che non li utilizziate per sessioni molto lunghe, comunque, non dovreste avere problemi.


Anche utilizzando la modalità di risparmio energetico, Huawei Watch Buds non andrà oltre i sette giorni di autonomia, molto meno se paragonati ad altri smartwatch del brand. Rimane comunque un dato di fatto che permette di utilizzarla tranquillamente senza i continui fastidi della ricarica.

Secondo me ragionare sull’autonomia richiede di tenere sempre presente che, come per gli auricolari, il particolare form factor di questo prodotto non poteva prescindere da alcuni compromessi. Che però non si rivelano così gravose e anzi sono state evidentemente frutto di alcune accorte osservazioni.

ALCUNE CONSIDERAZIONI



A parte gli aspetti più insoliti, questo Huawei Watch Buds offre diversi elementi tipici degli altri smartwatch dell’azienda. A partire dallo schermo AMOLED da 1,43 pollici con risoluzione 466 x 466 pixel che abbiamo già visto su modelli come il GT3, passando per molte delle funzioni principali e l’app Salute.

Mancano un paio di funzionalità, come speaker e microfono per le chiamate (ma la presenza degli auricolari ovviamente colma questa lacuna) e il sensore per la misurazione della temperatura, ma per il resto può essere utilizzato come qualsiasi prodotto che abbiamo testato in passato .

Ci sono circa 80 diverse modalità per l’allenamento, tutte quelle già viste tranne nuoto e simili, e le watchfaces possono essere modificate a piacimento, scegliendone anche alcune studiate ad hoc per mostrare anche la batteria delle gemme.

Huawei Watch Buds sembra più un’interessante vetrina di ciò che l’azienda può fare oggi in termini di ingegneria, piuttosto che un prodotto pensato per inserirsi davvero in un’offerta che offre ottime alternative a prezzi decisamente più contenuti. Ci sono però diversi aspetti, quelli sopra citati, che colpiscono positivamente e che potrebbero rappresentare sviluppi interessanti per prodotti futuri.

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