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Un vecchio insetto del passato sembra essere tornato, forse mai veramente andato via. I possessori di processori AMD o Intel ricorderanno un problema di un decennio fa, ai tempi di Windows 8, noto come “Bug dell’RTC“. RTC sta per Real Time Clock e influisce sulla frequenza operativa della CPU in tempo reale mostrato nei vari programmi o, più semplicemente, nel Task Manager.
Il problema è sporadico, ma a quanto pare non è mai stato realmente risolto perché nei giorni scorsi è comparso anche su un nuovissimo Ryzen 9 7950X. IL YouTuber russo PRO Hi-Tech ha condiviso un video di uno dei suoi abbonati che mostra la CPU AMD andare fino a 6,28 GHz se arriva il PC messo in sospensione al momento giusto e riattivato subito dopo.
La CPU di AMD ha un boost clock massimo di 5,7 GHz, quindi è impossibile che superi tale frequenza senza intervento manuale. Sfortunatamente, dettagli utili come il versione dell’AGESA o della scheda madre su cui era alloggiato il processore. In effetti, potrebbe esserci un problema con il firmware. Inoltre, non è da escludere che il problema riguardi Windows, anche se Microsoft sarebbe dovuta intervenire già da tempo.
L’aspetto curioso del bug RTC è che non solo inganna gli utenti, ma soprattutto testa programmi come Cinebench o Corona, dove i risultati migliorano magicamente anche fino al 15% in questo caso.
In passato, il bug RTC interessava anche le CPU Intel e sembra avere le sue radici nel timer LAPIC basato su CPU BCLK. Il timer in questione è noto per essere altamente volatile e può mostrare false letture se il clock di base viene modificato manualmente al di sopra o al di sotto della frequenza standard di 100 MHz. In questo caso si è verificata la lettura errata dell’orologio con la CPU che stava funzionando alla massima frequenza turbo mentre il sistema si stava spegnendo, una situazione che in qualche modo ha fatto confondere il timer LAPIC.
Attenzione, il termine “problema” che abbiamo utilizzato nelle notizie è relativo: il bug è innocuo, non pregiudica in alcun modo il funzionamento del processorequindi non vi è alcun rischio per l’integrità della CPU o per il funzionamento del PC.
Semmai, il problema potrebbe sorgere per gli overclocker e la concorrenza tra di loro: ai tempi di Windows 8 era così facilmente replicabile che la piattaforma HWBot è dovuta intervenire cancellando diversi record ottenuti in modo fraudolento. Al momento mancano molte informazioni per puntare il dito contro la CPU AMD, il firmware della piattaforma o Windows. Qualora dovessero emergere ulteriori informazioni vi informeremo.
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