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Meta e Siae non sono riuscite a trovare un accordo continuare a distribuire le canzoni e i contenuti protetti dall’agenzia italiana su piattaforme social come Instagram e Facebook. Entro le prossime 48 ore, tutti i contenuti verranno automaticamente rimossi o silenziati da video, storie e bobine. A quanto pare il processo è già iniziato. I creatori avranno la possibilità di sostituirli con altro materiale disponibile gratuitamente. Il sole 24 orecitando fonti vicine a Meta, dice che si tratta di un caso unico in tutta Europa.
I portavoce della compagnia di Mark Zuckerberg esprimono rammarico per quanto accaduto e promettono di farlo continuare a lavorare nella speranza di trovare un nuovo accordo. La dichiarazione completa è la seguente:
Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro contratto di licenza con Siae. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere brani dal repertorio Siae nella nostra libreria musicale. Riteniamo che sia un valore per l’intera industria musicale consentire alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo, continueremo ad impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti.
La Società Italiana degli Autori ed Editori ha pubblicato un dichiarazione di risposta un po ‘più bellicosa. I termini di Meta sono etichettati unilateralmente e la mancata condivisione delle informazioni chiave in violazione della legge sul copyright. Il comunicato stampa completo:
La decisione unilaterale di Meta di escludere dalla propria biblioteca il repertorio Siae lascia perplessi autori ed editori italiani. La Siae è invitata ad accogliere la proposta unilaterale di Meta a prescindere da ogni valutazione trasparente e condivisa sull’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto di Meta di condividere informazioni rilevanti ai fini di un equo accordo, è in evidente contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva sul Copyright per i quali autori ed editori di tutta Europa si sono fortemente battuti. Questa decisione è eclatante, considerata la trattativa in corso, e comunque la piena disponibilità di SIAE a sottoscrivere la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti protetti a condizioni trasparenti. Tale apertura è dimostrata dal fatto che Siae ha continuato a ricercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia sprovvista di licenza dal 1° gennaio 2023. Siae non accetterà imposizioni da parte di un soggetto che sfrutti la propria posizione di forza per ottenere risparmi a scapito dell’industria creativa italiana.
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